IL SISTEMA ELETTORALE USA: CONSIDERAZIONI

Premessa

Alla base della parola democrazia vi e' il seguente “concetto”:

Forma di governo in cui il potere viene esercitato dal popolo, tramite Rappresentanti liberamente eletti


Ma la definizione citata niente dice

  1. su chi puo' votare

  2. su come si vota

  3. con quali criteri si passa dai voti agli eletti

  4. come si stabiliscono i vincitori delle elezioni

  5. cosa vota chi vota

    Insomma il “diavolo” si nasconde nei dettagli.

    Vediamo come gli Stati Uniti d'America concretizzano la democrazia

Anticipo alcuni punti che sviluppero' in seguito


Negli USA si vota periodicamente non solo per eleggere il Presidente, e i membri del Congresso ma anche per ogni Stato, il Governatore, i Giudici di vario livello il Procuratore (Attorney assimilabile al nostro Pubblico ministero), lo Sceriffo (polizia locale) e i membri del consigli scolastici e universitari. E altro.

Tutto cio' sembra molto democratico, ma il controllo “sociale”, ovviamente non nelle grandi citta', e' molto forte (come molti libri e film raccontano).

In fondo a questo scritto e' mostrata un esempio di scheda elettorale (Ballot), per noi, molto complessa. Per esprimere la preferenza si riempie l'ovale accanto ad ogni voce.

Vi e' pero' la possibilita' nel frontespizio di scegliere di votare in blocco per tutti i candidati del partito scelto.

Ogni elettore vota per il proprio ambito territoriale chiamato Distretto Elettorale. In tutt gli USA i distretti sono 435 e Il numero di distretti assegnati ad uno STATO (da 1 per llAlaska a 53 per la California) e' in base alla popolazione.



Il POPOLO ELETTORE.

Chi e' il popolo ? Negli USA il popolo e' chi e' cittadino americano. Non e' sufficiente essere residente o avere la Green Card per avere diritto di voto.


E' Stato stimato che per le lezione del 2020 gli aventi diritto al voto erano circa 230 milioni.

Stimato, perche' come vedremo il calcolo non e' cosi' semplice.

E' stata pero' raggiunta la cifra record di 151 milioni di votanti pari quindi al 65%.


Oltre che cittadino americano, bisogna essere "ELIGIBILE", cioè avente diritto a votare. Sebbene formalmente tutti hanno diritto di voto, questo diritto non e' automatico, ma deve essere richiesto (e concesso). Sembra una cosa da poco, ma storicamente non lo e', anzi.


Ma come si diventa ELIGIBILI ? In generale bisogna registrarsi negli appositi uffici stabiliti in ogni Stato. Ma: i documenti da presentare variano da Stato a Stato ed e' noto che in molti stati (repubblicani) si mettono ostacoli su; dove son dislocati gli uffici, quali documenti occorre esibire, quanto tempo prima bisogna registrarsi (anche un mese) per poter esercitare il diritto di voto. Ma puo' essere chiesto anche di precisare per chi si votera'.


Il diritto di voto può decadere come pena complementare ad una condanna penale. Il diritto può essere tolto anche per malattia mentale. Ogni Stato decide chi e' escluso dal voto.

Ad esempio se si ha una multa in sospeso in seguito a condanna. (e' il caso di tantissimi neri) – Oppure se non si e' votato per anche due turni si puo' perdere definitivamente il diritto di voto.

Ci sono Stati che ancora ritengono che anche chi ha scontato la propria pena non ha diritto di rientrare integralmente nei suoi diritti di cittadino, ma deve ancora superare altri step, per cui effettivamente migliaia di ex condannati americani non possono votare. Questo soprattutto negli stati del sud.

Ricordiamo come solo nel 1965 Martin Luther King Jr marciò da Selma a Montgomery, in Alabama, per protestare contro i tentativi dei legislatori bianchi in tutto il sud di impedire agli afroamericani di votare. A quel tempo, i neri erano più numerosi dei bianchi a Selma, ma rappresentavano solo il 2% delle liste elettorali.


Secondo alcune stime, tra il 2017 e il 2018 più di 17 milioni di nomi sono stati cancellati dalle liste elettorali, in media il 7,8 per cento degli elettori di ciascuno Stato; lo sforzo logistico e legale per ridare nuovamente il diritto di esprimersi a queste persone è enorme. C'è poi la questione dei seggi cancellati. Tra il 2012 e il 2018 sono stati 1.688 i luoghi deputati alle votazioni soppressi, soprattutto nelle contee a maggioranza afroamericana.



COME SI VOTA


Poiche' negli USA vige il principio del Winner Takes All cioe' vince chi prende piu' voti all'interno di ciascun distretto elettorale, Ciascuno Stato in base ai suoi orientamenti politici puo' suddividere il territorio (cioe' stabilire i confini dei distretti) come piu' conviene in modo da prefigurare possibili maggioranze a discapito degli avversari.



Oltre al voto espresso nel giorno dell’elezione, gli statunitensi possono ricorrere al voto anticipato per corrispondenza (quasi il 60% nelle lezioni 2020) , ma in in tutti gli Stati e' prevista questa modalita', o in posti che non sono vere e proprie sezioni elettorali, bensì luoghi determinati dai legislativi statali sulla base degli interessi della maggioranza, sicuramente ce ne deve essere uno per Contea. E' un sistema complesso la cui logica oltre ad essere il controllo del territorio da parte di chi e' al potere, è una conseguenza dell'estremo individualismo imperante.




Veniamo ora alla non piccola questione delle molteplici etnie.

Oltre ai “bianchi”, la cui diffusione e' omogenea sul territorio, ma prevalente nella fascia centrale le etnie piu' importanti sono:


La mappa mostra le varie distribuzioni etniche che influiscono notevolmente sugli orientamenti di voto nei distretti.


CONCLUSIONI

Il potere dei singoli Stati di “controllare” i voti stabilendo regole e restrizioni e' molto ampio


IL SISTEMA


Il sistema americano e' un sistema presidenziale, dove il Presidente e' il capo dell'esecutivo,
mentre il potere legislativo e' affidato a due camere (Il Congresso) :
il Senato degli Stati Uniti (United States Senate) detto anche camera alta e
la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti (United States House of Representatives), detta camera bassa




IL PRESIDENTE

dura in carica quattro anni . (per un massimo di 2 mandati) Percio' le presidenziali sono quadriennali.

I poteri del Presidente sono molto ampi Come la nomina dei giudici della Corte Suprema (nomina a vita)

Una volta approvata dal Congresso una proposta di legge, prima di entrare in vigore, deve ottenere l'approvazione del Presidente. Questi infatti può opporre il suo diritto di veto rinviando la proposta al Congresso e chiedendo una nuova approvazione.

Il Congresso tuttavia è in grado di superare il veto presidenziale, ma a condizioni particolarmente ardue. Infatti la legge deve essere riapprovata non più con una votazione segreta, bensì a scrutinio palese. Inoltre non basta più la maggioranza semplice (metà più uno dei presenti), ma la maggioranza dei due terzi dei presenti. In parole povere per superare il veto presidenziale bisogna che una buona parte dei parlamentari che appartengono al partito del Presidente voti, palesemente, contro il proprio Presidente.

Non del tutto a sproposito alcuni sostengono che quella USA e’ una forma di monarchica elettorale.


IL SENATO

E' formato da 100 membri

Ogni Stato, indipendentemente dal numero degli abitanti elegge 2 Senatori. Questo e' il vero paradosso del sistema americano ( e lil potere dei repubblicani).

Nel Senato la California con 38 milioni di abitanti elegge solo 2 Senatori esattamente come il Wyoming che ha solo 360 mila abitanti.


I Senatori una volta eletti rimangono in carica per sei anni, ma un terzo si rinnova ogni 2 anni (per quelli che sono al sesto anno) . Quindi ogni due anni un terzo degli Stati (a turno) e' coinvolto nelle lezioni dei Senatori per cui scade il mandato.

(non c'e' limite al numero di mandati che un Senatore puo' avere)

Il Senato è presieduto dal vicePresidente degli Stati Uniti d'America (ma non ha diritto di volto tranne nel caso di parita') condivide con la Camera il potere legislativo e le funzioni di controllo dell'operato dell'esecutivo, ma possiede anche alcuni poteri esclusivi, tra cui

  1. ratifica dei trattati internazionali

  2. l'approvazione delle nomine di molti funzionari

  3. l'approvazione dei giudici federali.

Il Senato non puo' proporre leggi tributarie (questa funzione spetta in esclusiva ai Rappresentanti), anche se puo' modificarle senza limitazioni. Quindi in definitiva dipende dal Senato approvare il bilancio e autorizzare gli interventi che comportano nuove spese.

Anche per i Senatori vale la regola: the winner takes all sommando non i voti dell Stato ma i distretti conquistati.


LA CAMERA DEI RAPPRESENTANTI

e' composta da 435 membri.

Ogni Stato ne ha un numero proporzionale alla popolazione.

i Rappresentanti rimangono in carica solo due anni. Ma possono essere rieletti innumerevoli volte


I cittadini percio sono chiamati a votare sempre ogni due anni per la totalita' della camera, e per 1 terzo del Senato. Al “quarto” anno le votazioni riguardano oltre al Presidente, anche tutti i 435 “deputati” e 33 o 34 Senatori (degli Stati interessati)


CONCLUSIONI


Da quanto detto si capisce che la maggioranza dei Rappresentanti di un partito non e’ correlata alla vittoria di un Presidente dello stesso Partito anche se puo’ coincidere (come spesso succede) , Lo stesso vale per la maggioranza in Senato la quale favorisce (storicamente) i Repubblicani per la modalita’ di assegnazione dei seggi. E dato che il Senato ha nella sostanza piu’ poteri si deduce che il sistema nel suo insieme e’ stabile solo quando il Presidente ha l’appoggio di tutto il congresso e non solo di una camera.

LINK sotto riportato

LA MAPPA (Scalabile) CON TUTTI I DISTRETTI E I RELATIVI VINCITORI 2020


COME CI SI CANDIDA PER DIVENTARE Presidente; Senatore, Rappresentante.

Il sistema e' basato sull'appartenenza ad un partito e alla cariera svolta al suo interno.

Si arriva ad essere ufficialmente candidato (ovvero avere il nome sulla scheda elettorale) avendo vinto le diverse tappe delle primarie organizzate da ciascun partito.


Quindi occorre

Essere iscritto (registrato) ad un partito

Presentare la candidatura al segretario di Stato del tuo Stato

Raccogliere un certo numero di firme (regolamentati da ciascun partito per ogni Stato) dagli elettori registrati nel proprio partito per poter partecipare ai ballottaggi


E' evidente che quello USA e' un sistema partito centrico gerarchico, certamente e' possibile entrarvi ma e sono fondamentali oltre alle “capacita' “ personali, gli appoggi interni e le risorese economiche che ciascun candidato puo' disporre (e raccogliere) per le campagne elettroali.

E poiche' le elezioni dei Rappresentanti sono ogni due anni e' evidente di quanto tempo e soldi si devono avere da mettere in gioco.


LE ELEZIONI PRESIDENZIALI.


In realta' i cittadini non votano per eleggere il Presidente ma, esprimendo la preferenza sulla scheda, indirettamente assegnano un voto che concorrera' a raggiungre la maggioranza per poter avere assegnata la totalita' dei GRANDI ELETTORI stabiliti per lo STATO in cui si vota.



Chi sono i GRANDI ELETTORI (US Electoral College ) (GE) ?

  1. I GE sono fissati in 538. Totale nato dalla somma di 200 + 435 +3 ( assegnati al distretto della Columbia dove ha sede Washington che non e' uno Stato e non ha propri Rappresentanti sia nel Senato che nella camera)

  2. La suddivisione sul territorio dei 538 GE e' fatta in base alla popolazione di ogni Stato. E rivista ogni 10 anni. Quindi il numero di GE assegnati ad ogni Stato e' varia. (vedi mappa)

  3. Perche' un Presidente sia eletto dovra' avere almeno la meta' piu' 1 di 538 cioe' 270 preferenze esresse dai GE

  4. Ogni partito stabilisce (prima delle elezioni) in ogni singolo Stato i nominativi di quekli che saranno (in caso di vittoria) i suoi grandi elettori. Ovviamento il numero dei GE espresso deve essere ' pari al numero di voti elettorali assegnati a quello Stato (vedi mappa)

  5. Per l'aggiudicazione dei GE, vale la regola della maggioranza relativa per 48 stati su 50 . Il candidato Presidente che in uno Stato riceve la maggioranza dei voti si aggiudica tutti i GE previsti per quello Stato.

    I GE non coincidono con Senatori e Rappresentanti, sono un gruppo a se stante che hanno solo la funzione di eleggere formalmente il Presidente quando si riuniranno, ciascuno gruppo, nel proprio Stato, il primo lunedì successivo al secondo mercoledì del mese di dicembre

  1. La votazione dei GE e' segreta e avviene su scheda.

  2. Solitamente gli elettori selezionati da uno Stato sono obbligati a votare per il candidato vincitore in quello Stato, anche se attualmente esiste un dibattito su dove poggi questa

    restrizione, e ben 17 Stati non hanno un obbligo di lealta'.

    Tuttavia vi sono stati casi in cui ciò non è avvenuto, come nel caso delle elezioni presidenziali del 2016, quando ci sono stati sette grandi elettori "infedeli".

    Questo e' il motivo per cui nonostante possano esere molti il numero di Stati conquistati da un Presidente la somma dei lori GE e' inferiore a quelli dello sfidante, oppre il contrario e cioe' avere la maggioranza dei voti ma non il numero dei GE necessari.


Riassumendo:

Conquistare grandi elettori, significa, nella pratica, ottenere una vittoria nel maggior numero di stati possibile. Per 48 stati su 50, infatti, non importa con quanto margine un partito prevalga sull’altro: chi prende un voto in più, si aggiudica in blocco tutti i grandi elettori che la legge assegna a quello Stato. Di norma, più uno Stato è popoloso, più numerosi saranno i grandi elettori che fa eleggere e, di conseguenza, il suo peso specifico nell’elezione del Presidente.

Le critiche a questo sistema elettorale ricorrono periodicamente. Una vittoria oceanica in un Paese popoloso come la California, ad esempio, può essere controbilanciata da una serie di vittorie di misura in vari stati “minori”. Non può essere esclUSA, pertanto, l’ipotesi che il Presidente eletto non sia quello realmente più votato, nella sommatoria di tutti gli stati. Eclatante, a tal proposito, è stata la vittoria di Donald Trump su Hillary Clinton nel 2016, nonostante quest’ultima avesse ottenuto quasi 3 milioni di voti in più del rivale.

SUDDIVISIONE DEI GE NEI 50 STATI




Elezioni 2020 Distretti in BLU vinti dai democratici in rosso dai repubblicani




Per concludere una piccola osservazione su democrazia e scuola dato che in ogni STATO si vota anche per chi gestisce il sistema scolastico .


Secondo un’analisi apparsa sul New York Times a febbraio 2019, più della metà degli scolari della nazione si trova in distretti ad alta segregazione, dove oltre il 75% degli studenti è bianco o nero.

I distretti scolastici che includono prevalentemente studenti neri hanno ricevuto nel 2016 23 miliardi di dollari di sovvenzioni in meno, nonostante il medesimo numero di studenti delle scuole a predominanza bianca. I dati provengono da un rapporto di EdBuild, una noprofit americana. In media i distretti prevalentemente non bianchi ricevono 2.200 dollari in meno per studente. Paese più, paese meno. In New Jersey per esempio, ci sono oltre 500 distretti scolastici e quelli a predominanza non bianca ricevono 3.400 dollari in meno per ogni studente.



ESEMPIO DI SCHEDA ELETTORALE